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Qualche scatto prima e durante i lavori di ricostruzione....

 

 

 

L' I-ZNTH in un campo volo ai primi anni '90

 

 

La fusoliera come si trovava al primo incontro

 

Il posto di pilotaggio

 

Le ali

 

Lo stabilizzatore interamente mobile.

Tutte le parti sono state conservate in modo impeccabile.

 

 

Primo febbraio 2005

 

Inizio dell'assemblaggio delle parti.

 

Si incomincia con l'ala sinistra

 

....segue il montaggio dell'ala destra

 

alla fine della prima giornata di lavoro lo Zenith fa bella mostra delle sue ali.

 

Al mattino dopo, partiamo con l'installazione dei piani di coda....

 

E alla fine dei due giorni di lavoro, praticamente a tempo pieno, ecco come lo Zenith si mostra all'obiettivo della macchina fotografica....

 

 

Per le altre foto che documentano la costruzione, cliccate sul tasto

 

FOTO

 

 

 

 

 

 

 

Il mio Zenith CH25 I-CHCG

La costruzione del mio aereo prende avvio grazie alla fortuna di venire in possesso d’alcune parti smontate

di un velivolo già immatricolato: lo Zenitrh CH250 I-ZNTH appartenuto ad Arturo. Arturo è stato

 il mio principale consulente  nella costruzione del mio aereo e mio grande amico. Il suo aereo è stato costruito con

amorevole cura e grande tecnica aeronautica. Questa è stata la prima sensazione che ho avuto quando

ho visto quelle parti d'aereo in un angolo dell'hangar dell'Aeroclub di Bergamo a Orio al Serio e per questa stessa

ragione ho preso la decisione di costruirne uno uguale cercando di utilizzare il numero maggiore di parti

dell' I-ZNTH.

Non potevo accettare che un aeroplano costruito in questo modo non potesse più tornare a volare….

Lo Zenith I-ZNTH era un velivolo autocostruito amatoriale la cui costruzione era iniziata nel giugno del 1981 per essere completata nel febbraio 1989.

Arturo ha un socio molto capace nella costruzione. Infatti, riesce a farsi aiutare dal titolare di una officina

aeronautica che, negli anni ’80, che è il ritrovo degli autocostruttori di allora. Oggi questa officina è diventata

un’ importante azienda aeronautica che produce parti aeronautiche anche per gli elicotteri dell’ Augusta.

Dopo anni di voli con l’I-ZNTH, viene fatta richiesta all’ ENAC  di radiazione del velivolo.

E qui per fortuna, mia e dello Zenith, incontro Arturo all’Aeroclub di Bergamo un pomeriggio dell’ottobre del

2002.

Utilizzando alcune sue parti (ali, fusoliera, stabilizzatore, deriva e carrello) e apportando qualche modifica

basata sui disegni originali, ho costruito un velivolo quasi uguale allo Zenith CH250.

L’impresa non è stata facile da portare a termine. Ricostruire un aereo radiato e poi

demolito. Già queste due condizioni mi mettevano un pò di apprensione; ma tutte le volte che andavo al

campo volo ad osservare quell’aereo smontato, la vista di quella fusoliera e di quelle ali, mi dava la forza

e la convinzione di continuare ad andare avanti. Allora era un sogno. Confesso che, forse, , in quel tempo, era stato un sogno un po’ audace.

Ma i sogni, se è possibile, dobbiamo fare di tutto per cercare di realizzarli....

Il timore più grande era rappresentato dal parere dell’ ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile). Sono stato

fortunato perché durante il periodo di presentazione delle domande di costruzione, l’ENAC emise una

circolare (la NAV-65) che sembrava fatta apposta per il mio caso.

Certo, dovevo mettere nel preventivo che sarei stato il Caso Numero Uno che avrebbe applicato questa

ultima circolare, e come tutti i Casi UNO avrei dovuto pagare lo scotto della messa in pratica di una nuova

circolare, così moderna nei suoi principi. Ma più osservavo quelle parti smontate, i rivetti, le imbutiture, i

particolari e i dettagli, e più ero convinto di portare a termine questo progetto.

Evito di annoiarvi con la spiegazione, in dettaglio, della Circolare, la quale in pratica la NAV-65 permette di

utilizzare parti smontate da altri aeroplani ma che vengono ritenute ancora aeronavigabili da officine e

tecnici competenti o dagli stessi costruttori. E io, grazie al vecchio costruttore, ho potuto riutilizzare quelle

parti che messe insieme sarebbero tornate ad essere , un giorno, un Aereo. Il mio!

In attesa delle autorizzazioni che ritardavano ad arrivare (alla fine avrei aspettato due anni!) ho passato

il tempo a pianificare le modifiche e ogni tanto mi infilavo all’interno della fusoliera smontata, sognando il

momento di ritrovarmi con l’elica in moto.

Decido che si chiamerà CH25, in rispetto anche della sua origine. Ho chiesto di avere le marche I-CHCG

(...le iniziali del progettista e le mie....una piccola concessione alla propria vanità).

E finalmente arriva il giorno in cui, ufficialmente, inizio i lavori. Dicembre 2004.

Giusto per la storia, la prima domanda di costruzione è datata 30 giugno 2003. E' trascorso tanto tempo,

ma adesso che volo regolarmente con lo Zenith, quasi ho dimenticato le fatiche, le attese, le delusioni e le difficoltà

tutto è un lontano ricordo.

Quando ho iniziato i lavori di montaggio, per prima cosa ho controllato e ispezionato tutte le parti.

Gli attacchi delle ali, dello stabilizzatore, del carrello e della deriva sono stati sottoposti a controlli

radiografici o endoscopici.

Decisi di installare un nuovo motore. Trovai un Lycoming O 290 D2 da 140 HP. Il motore era di provenienza

militare. Decisi di farlo controllare e revisionare da un’officina specializzata. Una delle migliori in Italia. Questa

scelta (rivelatasi abbastanza impegnativa, anche  in termini economici) fu dettata dal mio modo di pensare a

 proposito della sicurezza.

Penso che la sicurezza e la sua applicazione non possono essere condizionate dal loro costo, anche se purtroppo ciò

significa grandi sacrifici.

Cercai in rete i piloti e costruttori dello Zenith. Avevo bisogno di tutte le informazioni possibili su

questo tipo di aereo. Navigai in Internet per ore e ore ma riuscii ad entrare in contatto con altri

piloti di Zenith CH250. Tutti stranieri. Moltissimi consigli, scambi di esperienze e suggerimenti.

Soprattutto John, dal Canada, con il quale sono sempre, ancora oggi, in contatto. Abbiamo in mente,

un giorno, di fare uno scambio. Io andrò a volare con il suo e lui verrà in Italia a volare con il mio Zenith

(il suo Zenith è quello delle prime due foto nella pagina precedente, biciclo, di colore grigio).

John mi ha aiutato tantissimo, anche a ritrovare parte dei disegni che non ho. Ogni tanto mi manda qualche foto

dei suoi voli. Ci fa l’acrobazia con lo Zenith e oltre all’invidia per lui che sta già volando sono confortato di aver

scelto un aereo onesto e che mi darà sicuramente tante soddisfazioni, a me che sono il più classico dei "piloti

della domenica".

Forse il mio aereo non vincerà un concorso di bellezza, ma sicuramente è un aeroplano  di sana costituzione,

robusto, facile da pilotare e ideale per il cross-country.

Tutte le aviosuperfici saranno mie!

Il castello motore originale è stato controllato e tutte le saldature sono state radiografate. Anche in questo

caso la sicurezza non ha prezzo. Fortunatamente il vecchio motore O235 e il nuovo O290D2 hanno gli

attacchi uguali e le modifiche sono state ridotte al minimo.

Ho installato due serbatoi alari, uno per ciascuna semiala, mantenendo sempre il serbatoio principale centrale.

I due serbatoi sono costruiti in alluminio ed è stato previsto un trattamento anti-corrosione.

Mi piace la navigazione. Cosa c’è di meglio di avere un paio di serbatoi alari che estendono la durata

del volo oltre le cinque ore? Quanti sogni di lunghi viaggi nel cassetto....Chissà, forse un giorno riuscirò a

realizzare qualcuno di questi sogni.

Ho installato i copri-ruote. Ben venga tutto ciò che contribuisce a diminuire la resistenza aerodinamica a

guadagno delle prestazioni e dei consumi. E poi i copri-ruote lo rendono ancora più accattivante..

L’ elica è in legno. Ho scelto di installare un’italianissima elica della GT Propellers. Giancarlo della GT

è stato di grande aiuto. E poi lui questo Zenith lo conosce benissimo….

La strumentazione mi permette di volare in VFR in totale sicurezza per quanto riguarda la gestione del volo. Con

 l’Anemometro, il Variometro, l’Altimetro, il Virosbandometro, il Direzionale, l’Orizzonte artificiale, il VOR, il

 Contagiri, la Temperatura carburatore, la  Temperatura cilindri, la Pompa Vacuum credo di avere strumentazione a

sufficienza. Inoltre, il velivolo é  equipaggiato con Transponder modo “C”, Encoder e radio aeronautica.

Per come intendo usarlo....al mio aereo sembra che manchi niente.

A causa del programma lavori che è stato più lungo del previsto e per la voglia di portarlo in volo al più presto

possibile, la verniciatura é stata ultimata da poco tempo. Anche la tappezzeria è nuova. Per molto tempo abbiamo

 volato con le finiture "provvisorie".

Vi confesso che la mancanza di finiture e verniciatura gli ha dato quell'aria di prototipo che, come dice il mio amico

Arturo,  lo ha reso più sexy ….!